Il “Mutismo Selettivo” è un disturbo che rimane spesso in sordina; si sente poco, non viene nominato tanto quanto invece la depressione, gli attacchi di panico o i disturbi dell’alimentazione. Eppure il “Mutismo Selettivo” è un disturbo psicologico frequente ed in aumento. Conoscerlo può aiutarci a comprenderlo, scoprirlo e rispondere in modo efficace!
Non ci crederai, ma un esempio calzante per spiegarti in cosa consista il Mutismo Selettivo è Undici: la famosa protagonista della serie tv Stranger Things! Cercando di ridurre al minimo lo spoiler, ti racconto di come la sua storia possa aiutarci a comprendere il “Mutismo Selettivo”.
Undici, una bambina con i super-poteri
Undici è un codice, ma è anche il nome di una bambina misteriosa e protagonista della saga Stranger Things, una serie tv pensata per gli adulti i ragazzi un po’ più grandicelli (dai 16 anni in sù!). Undici è stata rapita da piccola e portata in un laboratorio segreto: perchè? Undici ha dei poteri misteriosi. Inutile dire che il laboratorio non è un posto adatto per una bambina: buio, tetro e freddo… ma al contempo è l’unico posto che Undici conosce: lei non ha mai potuto fare merenda all’aperto. Undici scappa (se non hai visto la saga, non ti preoccupare: questo è solo l’inizio) e incontra Mike – un ragazzo della sua età – con cui affronterà mille avventure!!
Il suono che fa il silenzio e la forza dell’amicizia
C’è un particolare che caratterizza l’incontro tra Mike e Undici: Undici non parla. All’inizio della saga Undici è schiva, ha paura e teme il confronto. Non dice una parola, a volte si sforza davvero tanto, ma il suono non riesce ad uscire. Sembra bloccata. Ma Mike ed i suoi amici (Dustin e Lucas) non si danno per vinti: l’amicizia è più forte del silenzio. Così, poco a poco, nasce tra i ragazzi un legame speciale. Episodio dopo episodio, avventura dopo avventura, il volto di Undici cambierà tantissimo: da tesa ed impaurita, Undici comincerà ad accettare la compagnia, a godere dei momenti di gioco e a sorridere. Infine, Undici parlerà… così, d’improvviso, senza forzature. Come continua la storia? Beh, è piena zeppa di alieni, zucche, lumache e storie d’amore… 🤣 No, non sto scherzando: ma qui mi fermo, per non spoilerare troppo!
Cos’è il “Mutismo Selettivo”?
Ho avuto a che fare spesso con il Mutismo Selettivo e tante volte mi capita di parlarne per fare un po’ di chiarezza. Cos’è, allora il “Mutismo Selettivo”? È un disturbo tipico dell’età evolutiva, che esordisce all’incirca attorno ai 5 anni. I sintomi che lo contraddistinguono sono:
- La difficoltà o l’incapacità a parlare in contesti sociali specifiche (in cui ci si aspetta che si parli), nonostante si sia in grado di parlare in altre situazioni;
- Il silenzio interferisce con l’andamento a scuola e con i risultati scolastici e/o lavorativi;
- La comunicazione con il prossimo è influenzata dal disturbo;
- L’incapacità di parlare non è dovuta al fatto che non si conosce la lingua o il contesto in cui ci si trova;
- La condizione di silenzio non è meglio spiegata da un disturbo della comunicazione (come può essere ad esempio il disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia) e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di disturbi dello spettro dell’autismo, schizofrenia o altri disturbi psicotici.
Come posso ricordare tutto ciò che leggerò?
Ti piacerebbe ricordare bene tutto ciò che leggerai sul Mutismo Selettivo? Ti consiglio allora di leggere anche questo breve articolo su Come trasformarne i contenuti che ti interessano in benessere pratico.
Undici: il mutismo selettivo è un disturbo che si sconfigge!
Undici è un esempio di come il disturbo del mutismo selettivo possa essere sconfitto. Spesso i bambini che ne soffrono vivono una condizione costante di ansia, di paura del mondo e terrore del giudizio; a volte, può capitare, che l’ansia si talmente forte che neppure mamma e papà riescono a rispondere in modo adeguato a questo forte senso d’angoscia che prova a frenare la voglia di gridare al mondo le proprie emozioni! Ma dietro ogni bambina o bambino intimorito, si nasconde un eroe dai mille super-poteri, che ogni giorno combatte contro i suoi alieni…
Allora è importante che il bambino riesca ad utilizzare al meglio le sue potenzialità, la bambina possa sfruttare al massimo le proprie energie positive. Un modo è certamente quello di farsi coraggio ed aprirsi agli altri, proprio come ha fatto Undici.
[Un altro esempio lo puoi trovare in questo articolo]
Stringere amicizia, fare esperienza del mondo, giocare, divertirsi, ma anche preoccuparsi e lasciarsi accogliere dal prossimo possono diventare potenti mezzi per dare voce alle emozioni.
Infine, ricordiamoci sempre che lo psicologo può aiutare in questo percorso di cura, cercando insieme di trovare il modo migliore per ridare voce all’incredibile voglia di vivere che ogni bambino conserva nel cuore!
A presto,
Giuseppe Marino