Matrimonio è una parola che nasconde sempre tantissimi significati, per ognuno di noi diversi, eppure tutti molto forti! Certo non è un patto da prendere alla leggera, non è un attimo o un momento.

Dietro l’atto di sposarsi si celano promesse importanti, durature, talvolta (a seconda della tipologia) persino eterne!

  • Ma oggi ha ancora senso sposarsi?
  • Quali sono le conseguenze di un matrimonio sulla relazione?
  • Ci sono dei vantaggi? Quali sono gli svantaggi?

Insomma… a cosa andiamo incontro?

In questo articolo spiego quali possono essere le forze psicologiche più influenti all’interno del sodalizio matrimoniale. Conoscerle può certamente chiarire alcuni dubbi, rispondere ad alcune domande e affrontare la scelta (o rileggere la propria promessa) con occhi diversi!

Matrimonio: cosa si cela dietro il legame tra due persone

Non nascondiamocelo, spesso dietro il matrimonio c’è molto più che il forte sentimento di passione e amore che lega due persone. Senza storcere troppo il naso, come se fossimo immuni da tutto questo, non possiamo negare che sposarsi può anche essere:

  • Un modo per sentirsi meno soli;
  • L’escamotage per avere una casa propria o fuggire dai genitori;
  • La vittoria del partner più forte, su quello più debole;
  • Un’opportunità per sopperire alle proprie debolezze;
  • La strada per una scalata sociale;
  • L’occasione di vivere a spese di qualcun altro;
  • La vendetta o la ripicca nei confronti di chi ci ha fatto soffrire;
  • Una scelta presa di fretta o troppo idealizzata;
  • Un modo per sentirsi normali e seguire un percorso di vita condiviso socialmente.

Matrimonio può anche essere tutto questo. Possiamo fare finta di nulla, possiamo evitarlo, possiamo raccontarcela, eppure per molti di noi il matrimonio è questo o anche questo. Ma oggi, in cui tutto è slegato, libero e socialmente accettato, tutte queste scelte possono trasformarsi in un rischio troppo grande, una scommessa da cui diventa difficile districarsi. Se poi il sentimento d’amore si affievolisce, ecco che i campanelli di allarme aumentano. Il divorzio diventa allora la risposta: la scelta per garantirsi di nuovo quel senso di libertà, di apertura, di leggerezza in cui trova terreno fertile di nuovo la passione!

Viene quindi da domandarsi perchè e quali possano essere i benefici del matrimonio. Del resto, se è così facile incappare in rischi e pericoli, perchè vincolarsi in un legame che ha ripercussioni ed effetti su molti campi (da quello personale, fino a quello sociale, psicologico e giuridico)? Non è meglio una convivenza senza legami? Un dirsi “ci sono” senza che una promessa ufficiale leghi quelle parole? Vediamo che differenze possono esserci dal punto di vista psicologico.

L’amore e il matrimonio: tra destino e scelta

Denis de Rougemont nel suo trattato, L’amore e l’Occidente, così descrive il matrimonio:

Una vita che mi è alleata per tutta la vita: ecco il miracolo del matrimonio. Una vita che vuole il mio bene quanto il suo, perché si confonde col suo: e se non fosse per tutta la vita sarebbe ancora una minaccia, quella minaccia che sempre è latente nei piaceri che ci procura una “relazione amorosa”. Ma quanti uomini conoscono la differenza tra un’ossessione che si subisce e un destino che si sceglie?

Mi piace partire con la riflessione del matrimonio a partire dalla domanda che Rougemont ci pone: quanti conoscono la differenza tra subire e scegliere? Credo che sia un punto particolarmente importante da affrontare, soprattutto nella nostra società. Oggi c’è una naturale tendenza a leggere la passione come l’unica colonna dell’Amore.

Amore tutto subito: il matrimonio ha ancora senso?

Nel mondo dell’amore online, sembra che il tempio del sentimento non abbia altre basi oltre a un moto agitato, energico e vivace! É l’Amore del tutto subito: un Amore, se vogliamo, molto più vicino al nostro modello sociale.

L’Amore a cui siamo abituati è travolgente, ci sbaraglia. Possiamo impedirlo? no. Possiamo fermarlo? difficile. Insomma, l’Amore passionale è l’Amore a responsabilità limitata. Non c’è colpa nell’essere travolti. É destino! 
Sbagliato? Corretto? Non sono ragionamenti che ci interessano. Ognuno deve orientare la propria vita attraverso quelle strutture di senso che sente più vicine a sé stesso. Tuttavia conoscere le differenze può aiutarci a capire cosa vogliamo dal nostro futuro!

Scegliere di sposarsi, il matrimonio come strada da seguire

In una società dove è (quasi) sempre possibile tornare indietro e per cui per ogni azione vi è praticamente un rimedio, la scelta del matrimonio risulta qualcosa di inutile, poco pratica e decisamente dispendiosa per tempo, soldi ed energie. Qual è, allora, il beneficio di un matrimonio? Ebbene, il matrimonio impone il limite del decidere. Anche solo a leggere questa frase ci sembra stonata con tutto ciò che c’è fuori, vero? La domanda a cui tutti dovremmo trovare risposta è se, effettivamente, stiamo scegliendo oppure (gioco di parole!) stiamo scegliendo di non scegliere per poterci sempre garantire la possibilità di scegliere.

Sto scegliendo oppure sto rimandando per poter sempre scegliere?

Scegliere di sposarsi

É come essere davanti a un bivio e decidere di non percorrere ne una ne l’altra strada per essere certi di poter sempre scegliere; oppure è decidere di intraprendere un sentiero, ma consapevoli che si può di certo tornare indietro. In questo modo si va in stallo! Di fronte al pericolo, all’incertezza, alla paura potremmo sempre scappare.

Il problema? Stiamo fuggendo dalla possibilità di conoscere noi stessi. Quando ci fermiamo di fronte a un pericolo, prima di fuggire di fronte alla difficoltà, stiamo ritirandoci da noi stessi, da quella parte fragile di noi che abbiamo terrore d’incontrare. In questo modo non ci mettiamo davvero in discussione e freniamo inevitabilmente la nostra crescita personale.

Il matrimonio, allora, diventa una strada, un sentiero per scoprirsi: una scelta responsabile, non priva di pericoli, che può portare a scoprire nuovi modi di essere se stessi.

Matrimonio: scegliere di fare!

Ormai lo abbiamo capito, c’è Amore e Amore:

  • C’è l’Amore passionale, quello delle farfalle allo stomaco e degli occhi a cuoricino. È l’Amore che non bussa, che ti si apre davanti e non chiede permesso. È la forza che non scegli, l’onda improvvisa che ti scuote!
  • C’è poi l’Amore coniugale, che ha di norma una natura diversa. Non evita il fuoco e la felicità della sregolatezza, e tuttavia non vive il sentimento in modo passivo. L’Amore del matrimonio è un Amore del fare. Il legame matrimoniale non è la chiave per evadere dal mondo, anzi è un modo di abitarlo e forse di cambiarlo. Per questo l’Amore degli sposi è un sentimento che vuole creare, è generativo!

Non c’è un modo giusto e uno sbagliato per Amare. Non c’è una strada maestra e una minore. Ognuno deve essere però in grado di orientarsi con quanti più strumenti possibili. Come psicologo non posso che sposare l’idea di Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista, che afferma come forse non bisognerebbe tanto facilitare i divorzi, quanto invece rendere meno accessibili i matrimoni.

Il matrimonio può essere un cammino per riscoprirsi

Difatti, è importante che i futuri sposi siano preparati a questa scelta! È necessario capire che il matrimonio è una scelta, l’Amore diventa un cammino. Non sempre è facile e talvolta il cammino è buio.

Allora non è possibile tornare indietro, bisogna trovare il coraggio e la forza di andare avanti per cercare assieme nuovi significati che consentano alla luce dell’Amore di illuminare di nuovo il cammino. La ricompensa? Il viaggio continua, un nuovo capitolo della nostra vita si apre continuamente davanti. Perchè il matrimonio significa ascoltarsi, rinnovarsi, cambiare, aprirsi. Dietro ogni difficoltà si nasconde un nostro noi diverso. La coppia allora crea, s’incontra di nuovo e sempre diversa, perchè entrambi i coniugi – quando l’intenzione è comune – si ritrovano lungo il tragitto, cambiati, diversi, assieme.

Questo allora è il significato oggi del matrimonio, una leva alla crescita, alla cura delle emozioni, una danza propiziatrice che può tramutarsi in un armonico disegno dentro il quale abbiamo l’opportunità di incontrare sempre nuove forme di noi.

A presto,
Giuseppe M.