Il disturbo psichico/psicologico è una condizione che colpisce l’individuo e ne influenza l’esistenza. Comportamento, relazione, ragionamenti e storie affettive sono condizionati da questo nuovo spartito: le note della malattia mentale sfuggono ai righi canonici e trovano altri spazi entro i quali riecheggiare, spesso persino all’infuori dal pentagramma.
La quotidianità diventa allora disadattiva: ovvero, colui/colei che soffre di un disturbo mentale lamenta di avvertire come impropri i contesti nei quali abita:
- La vita sociale diventa difficile;
- Il lavoro si fa stressante;
- Le stanze di casa sono celle e soffocano l’esistenza.
Ma cos’è la salute mentale? Dove si radica? E come si cura?
Salute mentale e scienza: come comprendere il disturbo psicologico?
Cosa accade quando qualcuno soffre psicologicamente? Rispondere a questa domanda non è semplice. La scienza psichiatrica tende ad ordinare il disturbo mentale in categorie – necessarie per dialogare tra figure professionali diverse e tuttavia incapaci nel descrivere in modo specifico il malessere di un particolare paziente. Possiamo difatti incasellare i disturbi, ordinare le sofferenze, schedare le varie reazioni: tutto questo ci darà una statistica massiva del disturbo mentale. Scomporre la vita della persona diventa utile per schematizzare, appunto – e questo sistema è necessario per confrontarsi con i vari esperti dei settori più disparati.
Tutto questo, però, ha un costo: raccogliere i sintomi tende a limitare la visuale del fenomeno. Si spersonalizza il dolore per classificarlo. Si perde quella che è la radice autentica della sofferenza individuale.
Come è possibile allora che una scienza che non ha mai conosciuto l’unità della persona ma solo dei pezzi possa curare la gente che è “a pezzi”?
(Umberto Galimberti)
Questa però non è la strada preferita da chi si approccia alla malattia mentale con l’obiettivo di curarla. Per comprendere la sofferenza occorre necessariamente inquadrarla all’interno di una storia di vita.
La malattia mentale: che cos’è il disturbo psicologico?
Chi abita un mondo e riesce a strutturarne le forme all’interno di principi armonici ed equilibrati, vede la malattia mentale come qualcosa di disordinato, illogico, al di là di ogni concetto e sciolto da ogni riferimento. Non è così. La malattia mentale è spesso l’ultimo rimedio che ha la natura alla conservazione dell’uomo. La malattia mentale è il sottobosco della coscienza: è un’intelligenza biologica che prova a salvaguardare l’individuo in quanto ancora utile alla specie. È una soluzione al disastro, spesso a qualcosa di peggio: meglio vivere nell’illusione e nella farneticazione, che morire suicidi.
Così, la malattia mentale si compone lungo un’articolata ri-strutturazione di significati e le sue dimensioni diventano chiare a partire dal mondo, dalla carne e dalle esperienze di vita individuali. L’impegno allora sta tutto nel riallacciare le suture tra l’uomo (quell’uomo, specifico, colui/colei che soffre) e il suo mondo, riavvicinare l’anima alla terra vissuta. In questo disegno finalmente tutto assume un senso e la malattia mentale è “meno folle” di come la potrebbe interpretare il “normale” lettore, esterno e distratto, che osserva chi soffre.
Come si cura la malattia mentale? Quali strategie è possibile utilizzare?
La malattia mentale è una fame estrema di mondo e di esperienze coerenti, che puntano a un futuro autentico. Per tale motivo è importante aprirsi all’ascolto attivo di chi non sempre riesce ad utilizzare le parole con quella sintonia a cui siamo abituati. Esistono infiniti spartiti per suonare l’esistenza; infiniti sciami di corde, corridoi e tasti lungo i quali far scorrere gesti ed aria: diventa allora fondamentale aiutare chi vive un disturbo mentale a ricollegare con armonia la propria musica a quel vissuto del quale fatica a riappropriarsi.
Il lavoro di comprensione della sofferenza non è un processo semplice semplice. È importante non improvvisare: esistono professionisti della salute mentale che possono aiutare nel percorso di cura e di guarigione del disturbo psicologico.
La malattia mentale diventa allora una grancassa importante, attraverso il cui ascolto è possibile ri-accordardare la vita del paziente in tonalità emotive che riescano a ritrovare la colonna sonora adatta alle sue nuove possibilità.
A presto,
Giuseppe M.