Qualche giorno fa, durante un incontro con alcuni ragazzini, mi è stato chiesto di descrivere lo psicologo. Ho pensato di descrivergli la professione attraverso una metafora; mi è quasi venuto spontaneo paragonare la figura dello psicologo a quella dei leggendari Cavalieri Jedi,  protagonisti della celebre saga di Guerre stellari.

Psicologia e Jedi, possono trovare un equilibrio? Star Wars può in qualche modo prestarsi a spiegare la figura dello psicologo? In questo articolo trovi un confronto leggero e decisamente scherzoso che può farti pensare alla filosofia che si cela dietro alcuni tra gli eroi più famosi della storia del cinema e parallelamente farti riflettere sulla delicata professione dello psicologo.

Nessuno ha comunque intenzione di:

  • Paragonarsi seriamente agli irraggiungibili protettori di Pace e di Giustizia nella Galassia; 🙂
  • Screditare in nessun modo la figura dello psicologo;

Jedi e psicologia: quando psicologo e Jedi condividono lo stesso codice

“Sapete, gli psicologi sono un po’ come i cavalieri Jedi…”

Durante la chiacchierata con i ragazzi, le parole sono uscite da sole…  (sarà stato un tremito nella Forza?) Eppure, sono ancora convinto che tra la professione dello psicologo e lo Jedi vi siano diverse somiglianze. Entrambi, ad esempio, affrontiamo un lunghissimo percorso di formazione: anni ed anni di studi, esami, tirocini, apprendistato e prove d’esperienza sul campo!

Devi sapere, infatti, che uno psicologo affronta:

  • Una laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche;
  • Una laurea magistrale in Psicologia;
  • 1000 ore di tirocinio propedeutiche all’Esame di Stato
  • Un Esame di Stato, che lo abilita introducendolo all’interno di un Ordine Regionale.

Qualcuno poi diventa anche Maestro, e allora affronta ulteriori anni di formazione, come ad esempio una scuola di psicoterapia: percorso che dura altri 4 anni di studio e almeno 400 ore di praticantato.

Quella dello psicologo è una professione che per molti aspetti influenza e condiziona la vita quotidiana. Lo psicologo non sveste mai completamente il suo ruolo, anche una volta terminate le ore giornaliere di lavoro. Lo Jedi è uno Jedi sempre, anche quando dorme. Ciò che però mi ha spinto a fare questo paragone, credo che sia stata la condivisione di un codice etico al quale attenersi e prestare giuramento!

Il codice degli Jedi è il vademecum dello psicologo

Tutti gli psicologi, iscritti regolarmente all’Albo, devono riferirsi al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani: 42 articoli che si suddividono in:

  • Principi generali;
  • Diritti e i doveri nei confronti dell’utenza e della committenza;
  • Rapporto con i colleghi di lavoro;
  • Legami con la società;
  • Norme di attuazione.

Ogni psicologo deve assolutamente attenersi al codice, pena l’esclusione dall’Ordine e la conseguente perdita della carica (oltre alle relative sanzioni annesse). Ma anche i Cavalieri Jedi hanno un codice di comportamento. Esso raccoglie e stabilisce le regole e i modi per seguire appieno la via del Lato Chiaro della Forza. Il Codice Jedi fu scritto a seguito delle meditazioni del Maestro Jedi Odan-Urr, un pezzo grosso della Grande Guerra Iper-spaziale (che nei film non è raccontata, ma dal nome non deve essere stata proprio una passeggiata🤣 ).

Jedi e psicologi: facciamo il confronto!

Fatta la premessa, credo sia ora di un confronto serio (si fa per dire)! Elencherò allora le 4 norme originali su cui si basa il Codice dei Cavalieri Jedi. A seguito di ogni pensiero, allegherò una piccola riflessione che avvalori il paragone. Cominciamo!

Non c’è emozione, c’è pace ☯

Risultati immagini per shaak tiLe emozioni sono parte naturale della vita: catalizzano ogni nostra esperienza, danno colore a qualsiasi nostro tempo. Per i Jedi non è diverso e neanche loro possono sottrarsi alle emozioni: pensiamo all’ultimo discorso struggente di Obi-Wan al giovane Anakin, ormai tramutatosi in Darth Vader? Questo principio non significa che i Cavalieri Jedi non provino emozioni, piuttosto sanno riconoscerle, posizionarle nel tempo a cui fanno riferimento e raggiungere la pace interiore. Le emozioni non devono essere represse, né tanto meno soffocare l’identità e il pensiero dello Jedi. Ci sarà sempre equilibrio tra l’esperienza e la sua tonalità emotiva: il riconoscimento delle emozioni e la consapevolezza delle stesse porterà alla pace.

Ogni psicologo, secondo il proprio orientamento e attraverso i propri modelli e strumenti, lavora molto con le emozioni. Le emozioni sono un nucleo centrale della vita di ogni persona: riuscire a comprenderle, riflettere sui loro moti, i fattori che le attivano, le esperienze che le nutrono sono un fulcro importante del lavoro dello psicologo. Parallelamente, ogni psicologo è tenuto a lavorare molto anche sulle proprie emozioni e sui propri vissuti emotivi; riuscire a supportare gli altri prevede necessariamente un ottimo lavoro di supervisione personale, che richiede molti anni di studio e di raccoglimento.

Non c’è ignoranza, c’è conoscenza 📚📘

I Cavalieri Jedi sono protettori di Pace e Giustizia nella Galassia: per evitare i conflitti violenti ed ogni atto di inciviltà, ogni Jedi è tenuto a tendere al principio di verità. Il Tempio Jedi su Coruscant è un’accademia a tutti gli effetti, con sale di studio, sezioni di ricerca, biblioteche ed archivi. Ad ogni Jedi è richiesta una mente aperta, spoglia dai pregiudizi e ricca di domande; la ricerca della conoscenza deve essere un caposaldo della vita di ogni Cavaliere della Galassia. Solo i Sith (ovvero i malvagi, che hanno ceduto al lato Oscuro della Forza) vivono di assoluti.

Uno psicologo può praticare vivendo di pregiudizi? La risposta è: assolutamente no! Ogni psicologo:

“rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Lo psicologo utilizza metodi e tecniche salvaguardando tali principi, e rifiuta la sua collaborazione ad iniziative lesive degli stessi.”
(Articolo 4)

Inoltre, è tenuto a una formazione costante e continua, per il bene del paziente e della società in cui opera – come riportato, ad esempio, dall’Articolo 5. Ha infine il compito importante della formazione, sempre nel rispetto del regolamento.

Non c’è passione; c’è serenità 🌿

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Questo principio è un monito a tutti gli Jedi. Avverte sui rischi che si corrono nel vivere in modo ossessivo un compito o nel lasciarsi dominare da una passione, permettendo che essa annebbi la mente del Cavaliere. Ricordiamo tutti il momento di defiance del giovane Luke Skywalker, durante lo scontro con il padre: probabilmente se avesse dato adito alle sue passioni, Darth Vader non avrebbe mai più potuto riscattarsi.

La serenità è un obiettivo importante in moltissime pratiche terapeutiche. La condizione di serenità è certamente tra le espressioni più salde su cui costruire una vita appagante. Questo stato d’animo è sicuramente influenzato da molti fattori, che devono essere tra loro accordati in modo da creare un clima armonico e preliminare ad ogni soddisfazione personale. Lo psicologo lo sa, e quando richiesto si impegna nel delicato compito di supportare un percorso volto al benessere personale, rispettando appieno la volontà e le libertà del paziente (Articolo 20).

Non c’è morte, c’è la Forza 🌀

GlJedi e psicologiai Jedi muoiono. Qui-Gon ha dato inizio a una sfilza di lutti per cui non c’è episodio (dei 6 canonici) in cui non muoia uno Jedi. Ciò nonostante, la morte, come dice Yoda “è parte naturale della vita.”. Uno Jedi sa che si perpetuerà nella Forza, che c’è continuazione, una trasformazione che non cesserà nel tempo. Il suo impegno avrà certamente una ripercussione su ciò che sarà. La coscienza di un futuro consentirà sempre al Cavalieri di concentrarsi sul suo presente.

Facendo un paragone sul codice, si può far riferimento all’Articolo 17, per cui ogni psicologo in caso di morte o impedimento deve affidare il proprio lavoro all’Ordine. In tal senso, c’è un moto di continuazione. Ma, credo vi siano anche altre chiavi di lettura di questo ultimo precetto.

In un momento storico in cui il limite umano, soprattutto in occidente, sembra avere necessariamente una connotazione negativa, lo psicologo ha il compito di stimolare una riflessione sul valore della mortalità dell’uomo e sulle possibilità circoscritte nei limiti; ciò non significa frenare le speranze, ma dar loro una forma concreta, inserita in un ambiente fertile. La mancanza di aspettative, la carenza di desideri, l’angoscia per il futuro sono tutti temi che lo psicologo è tenuto ad affrontare assieme al suo paziente. Una buona concentrazione sul presente deve necessariamente avere una visione propositiva del futuro.

In conclusione

La figura dello psicologo è certamente sinonimo di attenzione, cura e dedizione all’uomo, alla psiche e a tutto ciò che ha a che fare con l’anima e le sue permutazioni nel tempo. L’articolo 3 del codice degli psicologi è un inno alla vita. Al suo interno è contenuta una delle frasi più stimolanti per chiunque decida di intraprendere questa professione:

“Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. “

Il dovere alla conoscenza e alla promozione del benessere personale, del singolo e collettivo è tra le più alte prospettive a cui lo psicologo è chiamato. Forse, allora, lo psicologo non sarà proprio uno Jedi e non si avvicinerà minimamente alla carica di Cavaliere, ma una figura sanitaria dedita allo studio e alla cura della nostra identità, come individui ed esseri umani, credo possa contribuire in maniera decisiva a migliorare, se non una Galassia o l’intero mondo, certamente la nostra vita.

La Forza è quella che dà al Jedi la possanza. È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la galassia.

Che la Forza sia con voi😉!

A presto,
Giuseppe M.