Felicità, gioia, gratitudine; ma anche invidia, paura, rimorso.  Vergogna, frustrazione, rabbia e tuttavia anche sorpresa, orgoglio, euforia… Emozioni!

La nostra vita è costellata da centinaia di migliaia di emozioni: si muovo, s’intrecciano, s’accavallano e si abbracciano. A volte, invece, si scontrano e scoppiano interiori guerre cruente o conflitti tremendi fra persone. Poterle evitare? Impossibile. Le emozioni sono la vita che parla a sé stessa: un elemento imprescindibile della ricchezza dell’essere uomini.

Occorre, quindi, prendersi cura delle proprie emozioni: trascurarle può risultare molto controproducente, mentre occuparsene può tramutarsi in uninestimabile vantaggio! Se riesci a coltivare i tuoi stati emotivi, questa pratica può rilevarsi un grandissimo punto a favore nella tua vita di tutti i giorni.

Ma  è possibile gestire un’emozione?
In questo articolo ti spiego come dedicarsi alla custodia delle emozioni e come prendersene cura!

Emozioni: ogni lasciata è persa!

Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato

Così diceva il grande Fernando Pessoa. Ogni volta che ci ritiriamo, tutte quelle volte che non scendiamo in campo o evitiamo di aprirci al mondo, perdiamo a tavolino la partita della vita. Talvolta abbiamo timore, certe volte siamo in ansia o sconfortati; in altri momenti ancora il dolore sembra troppo, avvertiamo un senso d’inadeguati o tutto si blocca. Etimologicamente, il significato della parola “emozione” significa:

  • portare fuori;
  • smuovere;
  • scuotere;
  • agitare!

Le emozioni ci chiamano e ci interpellano: se non si ascolta, se non si risponde, come dice il poeta, si perde già in partenza un’occasione, l’opportunità di gustarsi la vita: nel bene o nel male. In quei momenti la musica della nostra vita è disarmonica, non è in sintonia con quello che ci immaginavamo. Sentiamo che non siamo a casa, che non può essere tutto qua!

Ecco, il campanello d’allarme: forse stiamo trascurando le nostre emozioni! Come è possibile allora trovare il coraggio per affrontare le battaglie quotidiane? Dove pescare la forza per lanciarsi contro la breccia dell’esperienza?

Gestire le emozioni, è possibile?

Dato per assodato che le emozioni fanno parte del nostro corredo naturale, ci siamo mai chiesi quali sono i momenti concreti in cui ce ne prendiamo cura? E in quale modo?  Trascurare le nostre emozioni fa parte di quelle forme difettive del vivere, non ancora patologiche, ma che tuttavia rendono l’esistenza vulnerabile alla malattia.

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Tendiamo sempre a procrastinare, a rimandare e non pensarci. Quando, infine, ci troviamo di fronte ad un problema ci si domanda come gestire le emozioni. Non che la richiesta sia insensata, ma talvolta viene posta come se le emozioni fossero un interruttore on/off; qualcosa che talvolta è piacevole e può fare compagnia, ma se comincia a diventare fastidioso va eliminato.

Ecco, è importante allora sapere che tutte le emozioni che proviamo sono importanti: anche il dolore è funzionale, ci avverte che qualcosa non va. Gestire le emozioni non significa silenziarle; per questo a me piace più utilizzare il termine “prendersene cura”.

Come si fa ad avere cura delle proprie emozioni?

Gestire emozioni e prendersene curaLa nostra vita è catalizzata dalle emozioni. Non passa giorno, ora, minuto, che non veniamo coinvolti emotivamente dal mondo. Noi siamo in rapporto con il mondo e questa relazione (io-mondo) dialoga attraverso l’alfabeto emotivo.  Eppure, spesso, viviamo le emozioni senza comprenderle: senza interpretarle. L’intreccio io-mondo ci parla, ma noi non lo comprendiamo. Quando si dice “mi manca qualcosa”, ci domandiamo mai che cosa effettivamente ci manca? Spesso riuscire a dare un senso alle emozioni è come accendere la lampadina in una stanza buia. Tante volte mettiamo a tacere il disagio, la gioia, la rabbia, la paura, talvolta persino gli affetti: aver cura delle proprie emozioni significa, invece, dar loro un senso. E come si fa? Ecco tre consigli:

A presto,
Giuseppe M.