Oggi voglio parlarti di un libro sulla droga rivolto ai ragazzi. Un libro sui disturbi di dipendenza, che vuole far riflettere, pensare, agire. Un manuale per le insegnanti, una lettura dinamica per ogni giovane. Un libro che ti consiglio di leggere: nato da un progetto con alcuni giovani ed è diventato virale: un simbolo di come, se ci lo vogliamo, ognuno può creare una piccola grande rivoluzione!
Ti parlo di questo libro, raccontandoti una mia esperienza professionale che mi ha toccato particolarmente e che ancora mi sta regalando delle grandi soddisfazioni e tante opportunità di crescita. Se condivido questo trafiletto è perché il racconto che segue spero possa un poco sensibilizzare al tema della droga e dei disturbi da dipendenza.
➡ Premetto, non ci sono storie tristi, drammatiche o di cronaca nera! Questa storia parla di ragazzi, di scuola e di un percorso decisamente interessante e ricco di speranza ❤
Un progetto sulla droga rivolto ai ragazzi. Dove, quando, perchè?
Siamo a Stradella, in provincia di Pavia, da una collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e l’Istituto Scolastico Comprensivo di Santa Maria della Versa (Pv). I professori avevano richiesto all’associazione di strutturare assieme un progetto formativo rivolto agli studenti e riguardante la droga e i disturbi da dipendenza 💉💊
⚠ Secondo i dati ISTAT 2016, infatti, i ragazzi e le ragazze in età di sviluppo, seppur in minore percentuale rispetto al 2005 (grazie a varie attività di prevenzione svolte sul territorio), abusano di alcol, tabacco e sostanze stupefacenti, inconsapevoli delle conseguenze sulla salute fisica e mentale.
La nostra azione: non andiamo a dirgli “non drogatevi”, lasciamoli liberi di scegliere
Con alcuni colleghi, con i quali collaboro in diverse attività formative, e volontari ho accettato questo incarico: è nato ResponsAbility. ResponAbility è un progetto dinamico, cominciato con l’intento di promuovere uno stile di vita sano tra i giovani; continuato ampliando di molto i suoi obiettivi. La sua evoluzione è stata davvero da non credere! L’idea iniziale🌱 era quella di stimolare una curiosità consapevole tra i ragazzi; non volevamo sottolineare i danni legati alla dipendenza, ma far si che i vari argomenti emergessero in maniera spontanea dalle considerazioni di gruppo e dalle riflessioni in classe.
“Non andiamo a digli “non drogatevi – ci ripetevamo – non serve a nulla. Lo sanno che la droga fa male: diamo loro la possibilità di scegliere in modo consapevole”.
Si parlava di futuro, responsabilità e auto-realizzazione. Mentre l’attività proseguiva ci accorgevamo sempre di più di quanto i ragazzi fossero influenzati da una forte disinformazione generale. Utilizzando infatti questa formula didattica, c’era molta più libertà di espressione e spesso ci scontravamo con alcuni spaccati che ricalcavano atteggiamenti, fissazioni e pregiudizi molto diffusi in società e quanto mai controversi o errati.
Compito: Immagina di incontrare un te stesso del futuro, che ha deciso di drogarsi. Cosa gli/ti diresti?
Durante il percorso è stato proposto un esercizio di scrittura creativa: la traccia del tema da svolgere era “Immagina di scrivere una lettera a te stesso, tra 10 anni, drogato”. Il risultato è stato spiazzante! 😮 I ragazzi hanno trasportato su carta qualsiasi dubbio, timore, preconcetto e senso comune di cui spesso il disturbo di dipendenza è avvolto; nei temi sono presenti speranze, sentimenti e valori, ma anche paura e crudeltà. C’è chi scriveva motivando a smettere (“se non ce la fai da solo, ascolta qualche canzone di Jim Morrison: ti può caricare!), chi invece condannava brutalmente (“forse è meglio che muori: sei solo un peso per la società”).
I ragazzi hanno trattato argomenti che interessano tutti noi: dai nuovi strumenti di comunicazione ai vecchi stereotipi sulle droghe e sulle persone con disturbo da dipendenza; dall’utilizzo terapeutico della marjuana 🍁 agli escamotage per procurarsi la cocaina in piazza. Tra le a senza acca e i cè senza apostrofo, affiorano storie che scuotono il lettore ❤: alcune cariche di creatività – tipica degli anni adolescenziali – altre, invece, sono estremamente realistiche e lasciano supporre quanto i nostri ragazzi vivano quotidianamente queste difficoltà e spesso abbiano a che fare, direttamente o meno, con questi problemi.
⚠ I ragazzi hanno a che fare con i disturbi correlati a sostanze e di dipendenza.
Negarlo è irresponsabile. Far finta di nulla, pensare a queste patologie come qualcosa di lontano è un comportamento sconsiderato. Occorre invece essere consapevoli che tutto ciò esiste, ed è opportuno conoscerlo a fondo per riuscire ad evitarlo, a contenerlo o riabilitarlo. Consapevoli come hanno deciso di esserlo questi ragazzi!
Molti dei temi che abbiamo raccolto sono uno specchio importante della nostra società, di ciò che i ragazzi percepiscono e capiscono; di quello che a loro viene insegnato (“ricorda cosa ti dicevano mamma e papà..”) o peggio non viene neppure accennato (“prima manco sapevi che roba fosse!”). Gli studenti ci hanno ancora una volta ricordato di quanto sia indispensabile un impegno comune e di come la conoscenza debba essere estesa.
Per questo, ResponsAbility è cresciuto ed ha aperto le porte alla popolazione, coinvolgendo prima i genitori e gli insegnanti, fino a sbarcare sul web – tramite i social, come ad esempio facebook. Qualcuno ricorda il famoso “Aperitivo con la droga” organizzato dalla Croce Rossa Italiana? Beh, eravamo noi! 🙂
Volevamo lasciare una traccia salda e lanciare un messaggio vivo!! E non soddisfatti, sempre con l’aiuto dei ragazzi, è nato anche un libro: best seller su Amazon nella sua categoria (dipendenze), il giorno stesso della pubblicazione!
“Cara Dipendenza: la droga attraverso gli occhi di un ragazzo”
“Cara Dipendenza: la droga attraverso gli occhi di un ragazzo” è il libro che raccoglie e vuol far rivivere a tutti questa esperienza. Affronta i disturbi correlati a sostanze e i disturbi da addiction, ma in maniera insolita.
Il libro raccoglie alcuni dei temi creativi scritti dai ragazzi per stimolare un pensiero personale del lettore. 📕 La caratteristica principale del libro? Che la lettura può tramutarsi in un vero e proprio percorso di crescita e riflessione. Cara Dipendenza è stato scritto per essere il più possibile interattivo. È un libro che lascia molta libertà. Il testo è dinamico, mobile, svincolato.
Può essere letto di pagina in pagina, oppure scegliendo di virare, cambiare, seguire i consigli, saltare i capitoli o tornare all’indietro. Una formula che vuole sostenere un tipo di lettura vivace e quanto più vicina a quel senso di responsabilità, che abbiamo voluto trasmettere. Il tutto è valorizzato dalla teoria, riportata in maniera estremamente divulgativa: dalle principali sostanze di abuso, agli effetti prodotti sull’organismo e sulla vita quotidiana; dai possibili percorsi riabilitativi, all’adolescenza come età “critica” e molto, molto altro…
Intanto, il progetto continua …
Il percorso del progetto ResponsAbility continua e chissà quali altre sorprese ci aspettano, ma questo libro e questa vicinanza inter-generazionale verso la sensibilizzazione ai disturbi di dipendenza è davvero un traguardo che non ci aspettavamo di raggiungere. Nessuno avrebbe pensato a un’evoluzione simile. Nessuno di noi responsabili immaginava un movimento all’infuori dei muri di scuola e poi alla pubblicazione di un libro. Ma è successo! E questo è un piccolo esempio di come il lavoro di squadra possa tramutarsi in una contagiosa rivoluzione del cuore. Perché la crescita dei nostri ragazzi dipende anche dal grado di maturità della società in cui essi vivono.
Il bello è che, ancora una volta, ce lo hanno ricordato loro.
A presto,
Giuseppe M.