Nel profondo del suo cuore, aspettava che accadesse qualcosa. Come i marinai naufraghi, rivolgeva uno sguardo disperato alla solitudine della sua vita, nella speranza di scorgere una vela bianca tra le lontane nebbie all’orizzonte… Ma non accadeva nulla.
La storia prosegue. Emma trova un uomo che la ama. Si sposa, ma subito qualcosa va storto nel matrimonio. Lui è noioso, monotono: non è all’altezza. Allora cercherà la compagnia di un altro uomo e poi ancora di un altro. Ma per quanti ne cambierà non riuscirà mai a trovare quello giusto 😢 Il motivo ha molto a che fare con il suo approccio al mondo: Madame Bovary cerca la perfezione! A volte si convince di averla trovata – ma in quel momento i pensieri la tradiscono, non coglie ciò che la circonda ed inciampa. Il marito di Emma le sarà sempre accanto. Per lei sarà un fastidiosissimo peso 🙁 E Charles per vederla sorridere cambierà e molto, ma non sarà mai abbastanza. Perché, come si racconta nel libro…
Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d’oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.
Psicologicamente una spiegazione possiamo provare a darla! Idealizzare troppo può tramutarsi nella nostra trappola. A volte le torri piene zeppe di draghi e trabocchetti le creiamo da soli! Perché non ci sarà mai qualcosa che possa essere perfettamente identico a un nostro ideale fortemente radicato: e anche se un giorno trovassimo colui che calza a pennello i nostri sogni, prontamente il nostro ideale alzerà l’asticella di un poco per superare la realtà.
⚠ Attenzione alla trappola del principe azzurro! ⚠
Eh già, perchè il principe azzurro può diventare una pericolosissima trappola! 💣 Un’arma devastante. Una tortura micidiale. Un’attesa infinita. Quindi? Beh, forse occorre mandare al diavolo il principe azzurro e polverizzare poco a poco la nostra torre. Potremmo scoprire che un principe verde è meglio di uno azzurro; magari scopriamo che un principe non lo vogliamo neppure! Ciò non significa non avere ideali, ma occorre allenarsi per non rimanerne succubi. Le cose cambiano, i pensieri mutano, gli amori si trasformano: ma perchè tutto questo avvenga occorre essere vivi!
Usciamo dalle nostre torri, scopriamo la novità, interessiamoci di noi e cogliamo le sfumature di un’esperienza autentica. Ciò che allora certamente potremmo scoprire è la bellezza della realtà, nelle sue più svariate sfaccettature e meravigliose differenze… senza aspettare qualche pollo a cavallo che venga a salvarci!
Laggiù, ad li là delle distese verdeggianti, oltre le groppe dei colli e i rivoli dei ruscelli, un trotto coraggioso procede audace dentro quel bosco cupo, dove la luce del sole non c’è. L’eroe con il bianco destriero scavalca i rovi, sbaraglia i nemici e si prepara alla grande battaglia contro il dragone sputa-fiamme che sorveglia la torre. Tra le piante brilla la spada. Eccolo! Finalmente. Con un balzo in avanti la cavalcatura nitrisce e il prode cavaliere mostra il volto.
Bello, bellissimo: con la chioma color del grano e gli occhi celesti come le creste del mare. Le labbra carnose vi ripetono con voce profonda di essere arrivato! Di non avere paura:
«Vi ho cercata molto! Sono qui per voi …»
Alza lo scudo, sfodera la spada e carica il mostro. Ma il dragone risponde all’attacco. Gonfia il petto, sputa una gigantesca nuvola di fuoco e il nostro principe azzurro si cuoce come un pollo.
Fine dei giochi… ma forse è meglio, ma molto meglio così. Ti spiego perchè!
Il sogno del principe azzurro!
Quante volte hai pensato al tuo personalissimo “principe azzurro”? Moro, biondo, alto, basso, affascinante, simpatico, entusiasta, stravagante, generoso, affettuoso, ricco, povero ecc. … ci sono tantissime qualità o difetti su cui si è fantasticato e fantasticato per ore ed ore… Un principe minuziosamente e personalmente confezionato! Da batticuore! Perfetto in ogni minimo dettaglio. Rielaborato negli anni, riadattato alle mode, rimaneggiato alle esigenze. Splendido. Unico. Nella mente è un meraviglioso progetto di uomo: ora? Resta solo aspettarlo 💀
“L’amore, pensava, doveva manifestarsi di colpo, esplosione di lampi e fulmini, uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell’abisso l’intero cuore.”
Così pensava Emma, meglio conosciuta come la Signora Bovary. Conosci la sua storia?
Si tende sempre a sintetizzarne la trama dicendo che Madame Bovary altro non fosse che una donna molto disponibile e dall’indole decisamente passionale ❤. Io, invece, ti invito a leggere il libro per cogliere la tenerezza di Emma e la delicatezza della sua ingenuità. Senza spoilerare troppo, diciamo che la storia di Madame Bovary parla di una donna, e prima ancora una ragazza, che fantasticava molto e viveva poco. La trama del meraviglioso romanzo di Gustave Flaubert racconta di una fanciulla cresciuta in ambienti chiusi e poco inclini alle nuove esperienze. Nelle sue stanze, come dentro la torre più alta del castello in mezzo al bosco, Emma viaggiava tra le nuvole dei suoi pensieri.
Nel profondo del suo cuore, aspettava che accadesse qualcosa. Come i marinai naufraghi, rivolgeva uno sguardo disperato alla solitudine della sua vita, nella speranza di scorgere una vela bianca tra le lontane nebbie all’orizzonte… Ma non accadeva nulla.
Quando l’idea di amore viene confusa con l’esperienza che ne facciamo
La storia prosegue. Emma trova un uomo che la ama. Si sposa, ma subito qualcosa va storto nel matrimonio. Lui sembra noioso, monotono: non all’altezza agli occhi della ragazza. Emma, allora, cercherà la compagnia di un altro uomo e poi ancora di un altro. Ma per quanti ne cambierà non riuscirà mai a trovare quello giusto 😢 Il motivo ha molto a che fare con il suo approccio al mondo: Madame Bovary cerca la perfezione! A volte si convince di averla trovata – ma in quel momento i pensieri la tradiscono, non coglie ciò che la circonda ed inciampa. Il marito di Emma le sarà sempre accanto. Per lei sarà un fastidiosissimo peso 🙁 E Charles per vederla sorridere cambierà e molto, ma non sarà mai abbastanza. Perché, come si racconta nel libro…
Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d’oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.
Psicologicamente una spiegazione possiamo provare a darla! Idealizzare troppo può tramutarsi nella nostra trappola. A volte le torri piene zeppe di draghi e trabocchetti le creiamo da soli! Perché non ci sarà mai qualcosa che possa essere perfettamente identico a un nostro ideale fortemente radicato: e anche se un giorno trovassimo colui che calza a pennello i nostri sogni, prontamente il nostro ideale alzerà l’asticella di un poco per superare la realtà.
⚠ Attenzione alla trappola del principe azzurro! ⚠
Eh già, perchè il principe azzurro può diventare una pericolosissima trappola! 💣 Un’arma devastante. Una tortura micidiale. Un’attesa infinita. Quindi? Beh, forse occorre mandare al diavolo il principe azzurro e polverizzare poco a poco la nostra torre. Potremmo scoprire che un principe verde è meglio di uno azzurro; magari scopriamo che un principe non lo vogliamo neppure! Ciò non significa non avere ideali, ma occorre allenarsi per non rimanerne succubi. Le cose cambiano, i pensieri mutano, gli amori si trasformano: ma perchè tutto questo avvenga occorre essere vivi!
Usciamo dalle nostre torri, scopriamo la novità, interessiamoci di noi e cogliamo le sfumature di un’esperienza autentica. Ciò che allora certamente potremmo scoprire è la bellezza della realtà, nelle sue più svariate sfaccettature e meravigliose differenze… senza aspettare qualche pollo a cavallo che venga a salvarci!