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Un corno scintillante e diritto che si staglia verso il cielo. L’unicorno è un animale sacro: secondo la tradizione purifica ed allontana le creature maligne e tiene a bada i demoni. Tuttavia, mantiene una natura indomita e selvaggia e la sua cattura, come ci ricorda anche Harry Potter⚡, è tutt’altro che semplice.
“Questa è la sua natura: non esiste alcun animale così pericoloso da catturare, e in mezzo alla fronte ha un corno al quale nessuna armatura può resistere, tanto che nessuno ha il coraggio di attaccarlo e di avvicinarglisi, tranne .. una fanciulla vergine.”
Oggi ti parlo della psicologia dell’unicorno! Di cosa si nasconde dietro l’eleganza di quest’affascinante creatura. Perchè? Ebbene, documentandomi ho scoperto che l’unicorno nasconde un segreto davvero particolare. Dietro l’unicorno si cela una chiave psicologica che potrebbe aprire dei grandi tesori di riflessione. C’è, insomma, del potenziale e credo fermamente che chi ne riesca a cogliere la validità possa realmente cambiare il mondo!
Qual è la vera natura dell’unicorno?
Mi ritengo un buon lettore. Mi piacciono i libri, sono molto curioso e sono convito che leggere sia uno tra i più grandi investimenti che si possano fare! Leggo di tutto e spesso mi piace intrecciare ciò che leggo con la mia professione: magari in qualche corso di psicologia, oppure utilizzando i contenuti di un testo durante qualche supporto psicologico.
Qualche tempo fa mi sono imbattuto in una lettura interessante. Il libro si intitola “Bestiari del Medioevo” di Michel Pastoureau. Al suo interno ho trovato un affascinante excursus sulle origini dell’unicorno.
L’unicorno è sicuramente uno degli animali mitologici più interessanti e speciali che l’essere umano abbia mai potuto incontrare. Negli antichi manufatti l’unicorno assume moltissime forme. C’è chi gli da sembianze di cervo, chi di capra. Chi ancora lo descrive come simile a un grosso elefante. Ma qualunque sia la natura ibrida di questo animale, la caratteristica che lo contraddistingue rimane per tutti la sua testa mono-cornuta.
Sebbene la popolazione degli unicorni prolifichi in età Medievale, già molto prima ne venivano citati gli avvistamenti. Ad esempio, viene citato da Ctesia, medico greco del V a.C.; Se ne parla come una meraviglia d’Oriente, che tutti i viaggiatori sperano di incontrare.
“L’Unicorno è l’animale più selvatico dell’India”
[Plinio]
Unicorno, oriente, india, calmo e mansueto, ma all’occorrenza indomito e brutale. Un animale raffigurato in molti antichi manoscritti con le zampe di elefante e la coda di un leone… hai capito di chi stiamo parlano? Ebbene sì, del rinoceronte 🦏.
Secondo gli zoologi moderni non vi sono dubbi: la figura mitologica dell’Unicorno deriverebbe da un’interpretazione fantasiosa del nostro rinoceronte asiatico, forse trasportato in Occidente dai Romani per i giochi nell’arena e poi trasformato di storia in storia nell’elegante cavallo bianco che tutti noi conosciamo come unicorno. Fine della favola? 😢 No, anzi! Qui viene il bello…
Vuoi rendere davvero utile ciò che leggerai?
Ora entriamo nel vivo dell’articolo! Ti piacerebbe convertire ogni parola dell’artico in uno strumento utile per la vita quotidiana! Se la risposta a questa domanda è “Sì, certamente!, allora, ti suggerisco di leggere anche questo breve articolo su “Come trasformare i contenuti che ti interessano in benessere pratico.”
La psicologia dell’unicorno
Per parlarvi della psicologia degli unicorni occorreva questa piccola premessa. Ora andiamo nel concreto. Cosa c’è di psicologico nell’unicorno? Beh, la psicologia c’entra eccome e l’unicorno è un fantastico (in tutti i senti) esempio di come lavora la nostra mente.
Ti capita mai di viaggiare con la mente? Di vivere un’esperienza e modificarne il racconto? Oppure quando tra amici ricordi un fatto accaduto tempo fa e qualcuno ti corregge dicendoti: «No, guarda che non è andata proprio così.. » – eppure fino a quel momento ne eri certo … ?! Un giorno magari trovi una vecchia lettera che hai scritto tanto tempo fa, e quando la rileggi non ti riconosci. Incontri un amore passato e non senti più nulla, oppure ti batte ancora il cuore. Ecco, in tutto questo centrano unicorni e rinoceronti.
L’uomo vive tra esperienza e racconto, come l’unicorno!
È come se la nostra memoria fosse un libro di storie, favole e psicologia su cui scrivere tutto ciò che viviamo quotidianamente. Non sempre, però, raccogliamo le nostre storie utilizzando un linguaggio preciso o attendibile. Non sempre riportiamo esattamente ciò che è successo o quello che abbiamo imparato! A volte questo è un bene, ed allora nasce l’Unicorno. A volte può essere un male e abbiamo a che fare con tutte quelle matasse di idee scritte in testa che è difficile districare. Non ricordiamo neppure più da dove sono partite. Ansia, paranoie, depressione: tante volte nascono da una visione non completa o autentica del mondo.
Prendiamoci cura del nostro mondo
Allora, forse,l’importante è avere uno sguardo sulla realtà ed uno alla nostra storia. Un pensiero al rinoceronte ed uno all’unicorno. Perché molto spesso ci dimentichiamo del rinoceronte ed allora… allora è un bel casino 🤣. Facendo un esempio tangibile, e lasciando a te le riflessioni di psicologia…
Ad oggi il rinoceronte indiano è cacciato illegalmente per il suo corno ed il suo habitat ogni giorno viene distrutto. In natura ne rimangono meno di 2500 esemplari: la specie è minacciata. Il 20/03/2018 è morto Sudan, l’ultimo maschio di rinoceronte settentrionale bianco. Nel 1960 c’erano oltre 2000 esemplari di questa sottospecie, popolazione che si è ridotta a 15 nel 1984. Ora sono rimaste solo due femmine, Fatu e Najin. A decimarli, la perdita di habitat e il bracconaggi.Inutile dire che se una creatura così magnifica si estinguesse, non solo la sua scomparsa arrecherebbe un danno all’ecosistema ed al nostro senso d’umanità, ma assieme al rinoceronte si perderebbe anche la psicologia dell’unicorno e la sua leggendaria bellezza.
In tutto questo c’è un’affascinante gioco creativo che è specifico della mente umana e che ha radici molto più vive e reali di quanto immaginiamo!
La fantasia nasce dalla quotidianità: per sognare dobbiamo custodire ciò che abbiamo ❤
A presto!!
Giuseppe M.