Qualche tempo fa ero seduto con Filippo accanto ad uno dei suoi locali, il Neverland di Stradella. Stavamo chiacchierando di quanto la psicologia e la formazione psicologica potessero influenzare la qualità dei servizi di una qualsiasi attività lavorativa.
Durante la conversazione, mi ha colpito soprattutto la sua preparazione legata al mondo delle critiche, delle lamentele e della gestione del conflitto con il cliente. Come rispondere ai reclami e alle recensioni dei propri clienti? È una domanda la cui risposta può davvero fare la differenza.
Filippo S.
Oggigiorno siamo molto esposti al giudizio altrui. Sono davvero tante le persone che si affidano ad app e commenti sul web di chi prima di loro ha usufruito di un servizio, piuttosto che di una prestazione o di un prodotto! Per questo motivo ho chiesto a Filippo di scrivere un articolo a quattro mani, così che tu possa avere una lettura completa:
- Una parte teorica, dove ti spiego un metodo davvero efficace per rispondere alle critiche!
- Una testimonianza diretta di quanto alcune strategie possano rendere davvero positiva l’esperienza del tuo servizio, anche quando capita qualche incomprensione o vi sia qualche difetto.
Il cliente ha sempre ragione? É una domanda che chiunque deve farsi
Filippo: «Il cliente ha sempre ragione? È una domanda a cui tutti coloro che offrono un servizio devono farsi. Credo che parte della risposta stia nella differenza tra gli obiettivi di chi gestisce un’attività e quelli dei fruitori. Ti faccio fare un gioco:
Prendi carta e penna e rispondi a questa domanda:
Se tu entri in un locale, quali sono le prime quattro cose che ti aspetti di trovare?
Prova a fare questo esercizio: fermati e compila una lista. Ebbene, molto probabilmente ti accorgerai che i tuoi desideri non sono legati tutti al prodotto, nel mio caso al menù, bensì vorrai essere ascoltato, vorrai essere considerato, cercherai un sorriso, una parola carina, una buona accoglienza… E tutto questo è normale. Noi prendiamo ogni giorno calci e schiaffi, siamo spesso stressati e con mille pensieri: siamo sempre carichi di responsabilità. È del tutto normale, allora, che quando fruiamo di un servizio forse ciò che più desideriamo è essere riconosciuti. E io, come faccio, a vendere lo “stare bene”? Io vendo panini, vendo birra, vendo caffè: come posso tramutare l’astrazione in esperienza? Soprattutto quando il cliente non è soddisfatto?»
La risposta sta nel LATTE
Sembra incredibile, ma la risposta alla domanda di Filippo: “Come gestire una critica di un cliente o una sua recensione negativa?” sta proprio nel LATTE. Come avrai immaginato, per LATTE non intendo il latte della colazione o della ricetta della torta, bensì una strategia ideata e utilizzata da uno dei colossi della caffetteria e dei servizi ristorazione: sto parlando di Starbucks!
Starbucks ha ideato il metodo LATTE, una sequenza di azioni che aiutano a gestire i momenti di stress e le critiche dei clienti. LATTE è un acrononimo, ad ogni lettera della parola corrisponde un’azione. Quale? Te lo spiego assieme a Filippo!
Cosa fare alla prossima critica/lamentela/recensione negativa?
Starbucks oggi è un servizio che fattura circa 25 miliardi l’anno. Insomma, non poca cosa: eppure prima di introdurre l’insieme di regole del metodo LATTE anche Starbucks ha avuto un momentaccio! Insomma, nessuno ne è esente e questa strategia può non solo risolvere tanti problemi, ma in contemporanea trovare anche molte soluzioni per migliorare la nostra attività. Ecco, allora, un breve riassunto del metodo LATTE:
- Ascolta;
- Riconosci e scusati;
- Risolvi il problema;
- Ringrazia;
- Chiarisci con cortesia la tua posizione.
A presto,
Giuseppe M. in collaborazione con Filippo Savini.