Sesso e infanzia. Un tema spesso non affrontato! Tenuto nascosto: quasi un vero e proprio tabù. Insomma, ciò che fa ancora più paura di parlare di sessualità agli adolescenti è dover parlare di sessualità ai bambini. Ho chiesto alla Dott.ssa Anna Castagna, educatrice e consulente sessuale, di affrontare assieme alcune tra le tematiche più taciute su sesso e la sessualità.
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Proporre una riflessione su tema del sesso e della sessualità nell’infanzia ci è sembrato pertinente, se non addirittura necessario.
- È giusto parlare ai bambini di sessualità?
- Quali temi si possono o è corretto trattare e come?
Scopriamolo assieme!
Sessualità e infanzia: tra api, cicogne e cavolfiori!
I bambini sono piccole piantine desiderose di crescere: energiche, curiose e motivate a fiorire. Nel loro percorso di crescita, la relazione con i genitori diventa fondamentale: agli adulti è difatti affidato il compito di orientare il bambino in questo nuovo mondo tutto da scoprire!
Spesso e volentieri si pensa che l’infanzia sia un periodo di sola purezza e innocenza, durante il quale non si possa parlare di determinati argomenti, per non turbare il piccolo o la piccola in questione. Così, alle domande più curiose si risponde con simpatiche storie su cicogne, cavoli e api con fiori. Si spiega il corpo ai bambini parlando di “farfallina” e “pisellino”, calando un velo di censura profonda sui loro organi genitali. La sessualità diventa uno scheletro nell’armadio, riposto con cura fin quando non busserà dall’interno per voler presentarsi da solo!
Parlare di sessualità è una funzione educativa molto importante del ruolo genitoriale, che può e deve essere svolta con cura e tranquillità, rispettando: età, tempi, e caratteri dei propri figli, senza negare loro la giusta conoscenza e il loro bisogno di saziare la curiosità.
Per capire come parlare di sessualità ai bambini ritengo sia molto importante capire cosa sia la “sessualità infantile”, come funziona e come comportarsi davanti a determinati eventi e circostanze.
Bambini, sessualità e la rivoluzione di Freud!
Per moltissimi anni i bambini sono stati considerati e “angeli puri e innocenti” (v. J.J. Rosseau), piccole creature con le quali non si poteva assolutamente parlare di sessualità per non turbare il candore tipico di quell’età. Le cose sono iniziate a cambiare, verso il 1900 – quando Sigmund Freud introdusse il concetto di “fasi”. Freud sosteneva l’esistenza di alcuni evolutivi, un susseguirsi di tappe della crescita – sessuale e non – dell’individuo. La sua teoria spostò fu rivoluzionaria e molto innovativa per l’epoca. Il concetto di sessualità era diventato un continuum nella vita dell’individuo, un fattore determinante ed esistente sin dall’inizio della vita.
Le fasi di cui parla Freud: orale, anale, fallica, per terminare con il complesso di Edipo, permettono al bambino di esplorare il proprio corpo (zone erogene comprese) promuovendo un’esperienza fondamentale sia dal punto di vista fisico che psicologico; Tuttavia pur essendo la sessualità infantile una base inalienabile della sessualità adulta non è da considerarsi in alcun modo assimilabile a questa.
Sesso e fanciullezza ai giorni nostri
Oggi i tempi sono completamente cambiati rispetto all’epoca di Freud. Nel quotidiano ci troviamo a dover fare i conti con una società iper-sessualizzata, dove le informazioni vengono filtrate non secondo la qualità, ma per il fascino che hanno. Basti pensare che Facebook preferisce promuovere molti corpi provocanti e censura figure come l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. In questo contesto, spesso la tendenza a considerare i bambini come piccoli adulti è sempre più frequente. I bambini che vivono in questo periodo storico sono bombardati di stimoli sessuali che modificano il loro comportamento e la loro crescita. Ora più che mai quindi è necessario creare un contenitore sicuro dove poter parlare loro di sessualità rispettando le loro tempistiche.
Ricordiamoci che parlare di sessualità non significa parlare di sesso. La sessualità ci accompagna nel corso della nostra vita come esseri sessuati che ricoprono il ruolo di donna e uomo (e altro). Spiegare ai bambini il loro corpo e lasciare che lo possano esplorare scoprendo tutte le diversità che possono esistere è molto importante per la loro crescita.
Sessualità e bambini: dalla troppa censura, all’assoluta mancanza di censura…
Spesso la grossa censura che gli adulti mettono sugli organi genitali nasce anche dall’uso delle parole. Ai bambini vengono insegnati minuziosamente tutti i nomi delle varie parti del corpo, per poi giungere nella zona sub ombelicale dove i loro organi vengono spiegati con generici nomignoli che a tratti possono sembrare anche sminuenti. Spiegare ai bambini le loro parti del corpo, con i loro effettivi nomi, aiuta a creare consapevolezza e a non visualizzare una zona del loro fisico come qualcosa di oscuro, di cui non si può parlare. Dare un nome alle cose, difatti, è una discriminante importante per la buona maturazione individuale.
Di contro, molto spesso gli adulti tendono ad applicare una sorta di “censura 0” ossia una totale mancanza di intimità nei confronti dei bambini facendo fatica a definire i confini della propria intimità e di quella dei propri figli. Può capitare, in nome di una libertà di pensiero troppo marcata (e decisamente dubbia), di scavalcare alcuni confini empatici, non riuscendo a cogliere quando l’equilibrio del bambino viene alterato da informazioni troppo decise, forti o non adeguate al suo grado di maturità (fisica e psicologica).
Sessualità e bambini: le classiche situazioni che possono creare imbarazzo..
Bambini e sessualità: ultimi consigli moderni
Spesso parlare di sessualità ai bambini fa paura proprio perché gli adulti devono confrontarsi in prima persona con il proprio imbarazzo e con il proprio vissuto personale.
È molto importante ricordare che in questo periodo storico più che mai, se non vengono date loro risposte esaustive, presto inizieranno a cercarle in autonomia navigando nel web, dove il controllo da parte degli adulti può sfuggire. Inoltre, se i bambini non fossero ancora dotati di un forte bagaglio di criticità potrebbero assorbire informazioni del tutto sbagliate.
Ricordiamoci: i bambini che conoscono il proprio corpo, le diversità e la giusta distanza sono bambini che più facilmente si proteggono dagli abusi. Con i tempi, i modi, il linguaggio corretto e rispettando i tempi e il carattere di ogni bambino il tema della sessualità è un tema che va affrontato, per poter fornire dei capi saldi indispensabili per la crescita.
A presto,
Dott.ssa Anna Castagna
in collaborazione con Giuseppe Marino
Per approfondire:
- Stone N., Ingham R., Gibbins K. (2013). Where do babies come from?’ Barriers to early sexuality communication between parents and young children. Sex Education, vol. 13, 2013
- Cora C. Breuner, MD, MPH, Gerri Mattson, MD, MSPH, Committee on Adolescence, Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health. Education for Children and Adolescents (2016). Sexuality Education for Children and Adolescents. American Academy of Pediatrics. Vol. 138 No. 2 August 01, 2016
- K. H. Robinson, E. Smith & C. Davies (2017). Responsibilities, tensions and ways forward: parents’ perspectives on children’s sexuality education. Sex Education, Pagina 333-347, Vol. 17, 2017
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Rettore Davide (2018). Trattato di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale [Capitolo: il comportamento sessuale nel ciclo di vita]. Giunti. Firenze