Comportarsi male, comportarsi in modo sbagliato: quante volte capita che qualcuno lo faccia? Certe volte, purtroppo, lo facciamo anche noi. A scuola, a lavoro, a casa, nelle relazioni di coppia – come anche al bar o nello sport, talvolta accade che qualcuno agisca in modo scorretto e inadatto. Alcuni comportamento sono pericolosi per il proprio benessere: altri danneggiano la salute. Ma dove nasce un comportamento sbagliato? Perchè qualcuno trasgredisce le regole e non segue le norme, anche solo quelle della buona educazione e del vivere civile? Te lo spiego raccontandoti un aneddoto che puoi aiutarci a comprendere meglio come spesso si generano le azioni irrispettose!
Comportamenti errati: come nascono? L’esempio del casello ferroviario!
Qualche giorno fa ero fermo al casello ferroviario di Stradella, la mia città. Il casello è situato ai margini di un incrocio: puoi proseguire dritto, attraversando la ferrovia, oppure svoltare a destra. Quando le sbarre sono abbassate – se la prima macchina davanti allo stop deve oltrepassare il casello, quelle in fila dietro di lei devono attendere che il treno passi prima di proseguire la corsa. Di fatto, se la prima macchina non può proseguire la sua corsa in avanti, le altre non hanno modo né di andare anch’esse avanti, né di svoltare a destra.
Come ti dicevo, qualche giorno fa ero anche io a quel casello: il casello era chiuso per il passaggio di un treno ed io ero in fila che aspettavo. Ad un tratto, la macchina dietro di me supera il limite della riga continua, entra nella corsia di sinistra e svolta all’incrocio senza curarsi dello stop, del divieto e della scarsa visibilità nel tentare quella pericolosa manovra a gomito. Cosa è accaduto subito dopo? Molti altri hanno seguito il pericoloso esempio dell’automobilista. Perchè? La risposta è da ricercarsi in quella branca di psicologia che spiega come si generino determinati comportamenti.
Premessa: ogni azione ha una conseguenza…
Ogni azione ha una sua conseguenza. Tutto ciò che noi facciamo, ogni nostro comportamento, produce un qualche tipo di risultato. Se ci pensi bene è logico: noi scegliamo di atteggiarci in un modo, piuttosto che in un altro a seconda dei vantaggi o delle perdite riconducibili alla nostra condotta:
- Decidiamo di lavarci i denti per non soffrire di carie;
- Ci concediamo delle buone pratiche mattutine per cominciare meglio la giornata;
- Ci confrontiamo in modo pacato per evitare un litigio;
- Studiamo e leggiamo per arricchire la nostra cultura.
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Tutte le nostre azioni hanno delle conseguenze! Qual è il problema? Che spesso non ci accorgiamo che alcuni comportamenti possono avere degli effetti positivi immediati, ma sul lungo periodo possono diventare molto dannosi.
Scelte dannose e vantaggi a breve termine
Il casello ferroviario è un buon esempio di come un comportamento sbagliato possa comunque trasformarsi in un’abitudine (in questo caso in una brutta abitudine). Attraversando la linea continua, non rispettando lo stop e svoltando in una via a scarsa visibilità (non avendo la certezza che dall’altra parte qualcuno non stia eseguendo la nostra stessa rischiosa manovra), capisci bene che è una situazione estremamente pericolosa! Un incidente è davvero probabile… ma, non è certo – questo porta a ridurre la percezione del rischio.
Cosa accade allora al casello di Stradella? Capita che qualche persona poco rispettosa delle leggi scelga di infrangere il codice stradale compiendo tale manovra. Anche oggi non è successo nulla, è andata bene: il cervello lo legge come un vantaggio. In quel momento scatta una bilancia cerebrale per cui la nostra mente è portata a pensare che quel comportamento, tutto sommato, funziona bene.
Comportamento sbagliato. L’ho fatto una volta, non lo faccio più! Sarà vero?
Qualcuno potrebbe contestare con un “Io so darmi una regola!”, oppure con un fermo
“L’ho fatto una volta, ma non lo farò più!” …
Ebbene, sappi che non è così facile sostenere una tale affermazione. Perchè? Seguendo l’esempio del casello, la possibilità di un incidente non è certa, ma mutevole. Nel breve periodo non è possibile riscontrarne il pericolo e quindi sarà sempre difficile fare un buon calcolo dei profitti e delle perdite di questa azione. Il “vantaggio” (se così vogliamo chiamarlo) del saltare la fila, invece, è subito lì a portata d’infrazione.
Lo stesso meccanismo vale per la sigaretta, per il bicchiere di troppo, per tutte le volte che passeggiando attraversiamo con il rosso; vale per il gioco d’azzardo, nel provare una droga o correre in autostrada: purtroppo quel genere di rischio non lo vediamo, non lo sperimentiamo subito e quindi ci fa meno paura. Quando colpisce è ormai troppo tardi per chiedersi come si è arrivati a tanto.
Ricordiamoci quindi di valutare sempre attivamente le conseguenze delle nostre azioni, perchè spesso il pericolo è lì che ci aspetta, proprio dietro quell’angolo che non riusciamo bene a vedere quando svoltiamo in modo irregolare allo stop del casello ferroviario!
A presto,
Giuseppe Marino