Ci sono persone che si lamentano in continuazione. A loro non va bene nulla. C’è sempre qualcosa di sbagliato, qualcosa che deve cambiare: che non va bene! Ti è mai capitato di incontrarle? Io credo proprio di sì! 🤣

➡ Ma sai perchè alcune persone hanno sempre da criticare?

  • RISPOSTA BREVE: hanno deciso di inserire nella Carta d’Identità la lamentela, come tratto caratteristico
  • RISPOSTA DETTAGLIATA: nell’articolo ti spiego bene come funziona si innesca il meccanismo della lamentela continua. Partiamo da una favola …

Le rane che volevano un re!

Prima di andare nel particolare, vorrei farti leggere questa breve favola di Esopo. È una favola che a me piace molto, tanto da inserirla anche nel mio libro “Una vita da favola”. Ebbene, la favola delle rane che volevano un re ci aiuterà meglio a capire perchè alcune persone si lamentano in continuazione e giudicano senza scrupoli gli altri!

Immagine correlataAlcune rane vivevano libere nelle paludi. Un giorno domandarono a Giove un re che potesse governare i loro animi sfrenati. Il padre degli dei sorrise e poi diede loro un piccolo bastone, il quale cadendo in acqua d’improvviso spaventò le rane che subito si rifugiarono nelle loro tane.

Così le rane rimasero nascoste nel fango, ma dopo qualche tempo, casualmente, una di loro in silenzio fece capolino dal suo nido per ispezionare il re bastoncino. Una volta capito che non vi era nulla da temere chiamò tutte le altre a raccolta per sbeffeggiarlo assieme!

Indispettite, chiesero a Giove un altro re, poiché il precedente si era rivelato inutile.

Allora, Giove inviò un serpente d’acqua – che con un dente spietato cominciò a divorarle una ad una. Incapaci di difendersi, le rane tentarono di fuggire alla morte: di nascosto inviarono un’altra ambasceria presso Giove perché soccorresse le superstiti. Ma Giove allora rispose:

“Poiché non avete voluto conservare la vostra Fortuna, ora sopportate fino alla fine la disgrazia!”

😡🌀 Quando lamentarsi diventa uno stile di vita

Le incontri al bar o sul posto di lavoro, sempre imbronciate. Quando si esce fuori a cena hanno sempre qualche critica. Tante volte si arrabbiano per un nonnulla, altre cercano apposta il dibattito acceso. Sono quelle persone che quando chiedi loro come va ti rispondono «male..» oppure «eh, come deve andare..», o peggio ancora «si muore..».

Spesso, molte di queste persone, intimorite dal prendere posizione e non riuscendo ad incanalare la propria brillante irriverenza, un giorno hanno deciso in autonomia di frenare il loro entusiasmo: fino quasi a spegnerlo.

Hanno barattato una possibile serenità con una tristezza sicura.

Come le rane, prima libere e tranquille, anche queste persone hanno deciso da sole di limitarsi. Hanno pensato, a torto, che potesse essere la cosa migliore. Così, la lamentela è diventato il loro nuovo abito. Un modo per distinguersi, per ricollocarsi tra gli altri. ⚙ Si innesca un meccanismo pericoloso per cui il mio disturbo diventa il mio modo di essere riconosciuto: quello sempre triste, sempre burbero, costantemente fiacco o inerte. Nulla di buono, ma tutto diventa più controllabile. Si baratta la possibilità di sorridere, con la sicurezza di essere tristi.

 ATTENZIONE! Nessuno è immune a questo meccanismo e tante volte ci caschiamo anche a noi. Ad esempio quando:

  • Non tentiamo nessuna soluzione a quel lavoro inappagante;
  • Ci sacrifichiamo per una causa in cui non crediamo;
  • Scendiamo a compromessi che non ci sembrano opportuni;
  • Perseveriamo in una scelta che non ci appartiene;
  • Insistiamo per risolvere problemi che non ci competono o che non hanno soluzione;
  • Portiamo allo stremo un rapporto affettivo sfiorito già da tempo.

Eppure spesso accade di essere disposti a sacrificare persino noi stessi piuttosto che abbandonare quell’idea che ci ha portati a svuotare il nostro stagno di rane.

🍂🥀Allarme depressione!

Lamentazioni, critiche, modi di fare aggressivi e irrequieti, oppure troppo lascivi ed indolenti sono alla base dei disturbi depressivi (Qui trovi un articolo a riguardo). Sviluppare un disturbo depressivo maggiore può compromettere in maniera totalizzante la vita. Il nostro corpo e la nostra mente ci avvisano che qualcosa non funziona: che stiamo smarrendo la nostra direzione. Prevenire l’insorgere del disturbo può modificare di molto il nostro atteggiamento verso il futuro; oppure, qualora il disturbo depressivo maggiore sia conclamato, riconoscerlo e comprenderlo può decisamente migliorare lo stile di vita. Se ti sei accorto/a che qualcosa non funziona, non trascurarti!

Proviamo a modificare il giudizio e trasformarlo in critica costruttivaSaltare gli ostacoli e riprendere in mano la vita!

Anche nelle situazioni più difficoltose non bisogna perdere la speranza. Occorre prendere coscienza delle nostre scelte, ritornare consapevoli della propria vita e imbrigliare le redini dell’esistenza. Un’ambasciata segreta a Giove è un segnale che anche nella disperazione c’è voglia di cambiare e si può trovare la lucidità per farlo.

Proviamo a godere della nostra natura, a non imporci da soli regole che possano ostacolare la nostra felicità: sforziamoci piuttosto di comprendere a fondo chi siamo veramente e cogliere le sfumature che possano consentirci sempre di rallegrarci di una vita ricca e appagante. Le rane gli ostacoli non li costruiscono, li saltano via! 🐸💫

A presto,
Giuseppe Marino



ps. Ti piacerebbe trasportare nella vita di tutti i giorni quello che hai appena letto?

Vorresti far sì che la teoria letta poco fa nell’articolo possa tramutarsi poco a poco in realtà? Ti do un consiglio, prova a seguire questi 3 passaggi per interiorizzare appieno il contenuto del testo:

  • 1. Ri-leggi l’articolo come se fossi un docente che deve preparare una lezione;

  • 2. Entro 48 ore spiega, racconta, condividi ciò che hai letto con almeno una persona;

  • 3. Senti la differenza di padronanza dei contenuti da una lettura fatta tra sé e sé e una condivisa con le persone a te vicine!

Se vuoi approfondire questa pratica, ti consiglio di leggere questo breve articolo: Come trasformarne i contenuti che ti interessano in benessere pratico.