Quando si diagnostica la depressione? Come si riconoscono i sintomi del Disturbo Depressivo Maggiore? E che cos’è?
Ebbene, esistono alcuni parametri che possono orientare lo psicologo o il professionista sanitario verso un’ipotetica diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Ci sono 9 campanelli d’allarme che possono far riflettere. Quando almeno 5 di questi 9 parametri sono presenti per più di 2 settimane, allora si può prendere in considerazione seriamente la possibilità che si stia sviluppando un disturbo depressivo. Vediamo assieme questi punti!

Che cos’è il disturbo depressivo maggiore?
Spesso in studio mi capita di ricevere persone che stanno affrontando un particolare momento di difficoltà. Il disturbo depressivo maggiore è una disturbo totalizzante, che frena la volontà, azzera le energie e silenzia il desiderio di mettersi in gioco. Può insorgere a qualsiasi età, ma la probabilità di esordio aumenta marcatamente con la pubertà. Le donne sono più a rischio: da 1,5 a 3 volte in più rispetto ai maschi. Una costante è il senso di vuoto, di fine. È come se tutto attorno fosse deserto (vedi anche l’articolo “Il Deserto della Depressione”).
Nel disturbo depressivo maggiore vi è una sfiducia nel futuro e una continua svalutazione delle proprie capacità e delle opportunità che il mondo può dare. Il tono dell’umore e i sintomi depressivi condizionano la qualità dei rapporti. Il desiderio di vita viene frenato: compagnie, hobby, attività, interessi si posizionano dietro un filtro opaco, che determina un appiattimento emotivo. Per questo, una diagnosi precoce e un intervento tempestivo possono notevolmente invertire il trend negativo e riposizionare la persona su binari più dinamici, verso una strada serena e un futuro ricco di speranza.
5 tra questi sintomi per 2 settimane? Fai attenzione!
Segue l’elenco di quelli che, secondo il DSM-5 (ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) possono essere considerati i criteri fondamentali per ipotizzare una diagnosi di disturbo depressivo maggiore.
Attenzione! Perché l’ipotesi diagnostica possa essere formulata è necessario che 5 di questi punti siano presenti per un periodo di almeno 2 settimane.
- 1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (e/o irritabile per bambini o adolescenti);
2. Perdita di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni.Uno tra questi primi due punti deve assolutamente essere presente. Oltre ai punti 1 e 2, completano la diagnosi:
3. Significativa perdita di peso (non dovuta a dieta) o aumento di peso;
4. Insonnia (dormire poco) o ipersonnia (dormire troppo);
5. Agitazione o rallentamento psicomotori quasi ogni giorno;
6. Fatica o mancanza di energie;
7. Autosvalutazione o sensi di colpa eccessivi e/o inappropriati;
8. Ridotta capacità di pensare o concentrarsi;
9. Pensieri ricorrenti di morte e/o ideazione suicidaria (senza un piano specifico o un tentativo di suicidio).

N.B.!
Prima di andare in ansia, ti faccio alcune precisazioni. Perché la diagnosi sia ipotizzabile, i sintomi sopra elencati devono causare:
- Disagio clinicamente significativo;
- Compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita.
Inoltre, i sintomi non devono essere attribuiti a effetti fisiologici di una sostanza o ad altre condizioni di tipo medico.
Un capitolo a parte è quello della depressione a seguito di una perdita importante o di un lutto; in questi casi la tristezza e i pensieri ricorrenti di angoscia e disperazione sono naturali e fanno parte del normale processo di rifigurazione della vita. Ciò nonostante vi è la possibilità che s’innesti un disturbo depressivo. Qualora vi fosse il sentore che il senso di vuoto sia troppo difficile da sopportare o che la situazione richieda un impegno eccessivamente importante è consigliabile consultare uno psicologo/psicoterapeuta/psichiatra.
Sconfiggi il disturbo depressivo maggiore dandoti una chance!
Sviluppare un disturbo depressivo maggiore può compromettere in maniera totalizzante la vita. Il nostro corpo e la nostra mente ci avvisano che qualcosa non funziona: che stiamo smarrendo la nostra direzione. Come scrivo nel mio libro “Una vita da favola”: prevenire l’insorgere del disturbo può modificare di molto il nostro atteggiamento verso il futuro; oppure, qualora il disturbo depressivo maggiore sia conclamato, riconoscerlo e comprenderlo può decisamente migliorare lo stile di vita. Se ti sei accorto/a che qualcosa non funziona, non trascurarti!
Ci sono professionisti disposti ad ascoltarti, che possono sostenerti in questo momento di fatica! La consulenza e il supporto psicologico possono aiutare a ritrovare la strada per un futuro più sereno. Non perdere la speranza: sconfiggi il disturbo depressivo dandoti un’occasione!