Errori di percezione capitano a tutti. Capitano persino nelle favole!!
Tutti noi conosciamo la favola di Cappuccetto Rosso, la bimba che volendo portare la merenda alla nonna incappò nel lupo che voleva divorarla. Il lupo aveva inventato uno strano stratagemma per adescare la bambina: prima si era mangiato la nonna e poi aveva indossato i suoi vestiti per ingannare la povera Cappuccetto Rosso.
Impossibile dirai tu?! Come si fa a confondere i tratti tondeggianti e gentili di una nonna, con i quelli bestiali di un lupo affamato? È davvero possibile scambiare la tenerezza per la cattiveria? La dentiera con le zanne?! Sembra assurdo, ma Cappuccetto Rosso cascò nella trappola del lupo!
Ma non è finita qui! Devi sapere infatti che tutti noi possiamo essere ingannati dal lupo. Si tratta di una questione di percezione. Quindi, per evitare che un lupo ti divori, ti consiglio di leggere questo articolo. Ti spiego che ruolo gioca la mente sulle nostre decisioni!
⚡ Domanda lampo! Quanti triangoli ci sono nella figura?
Segna velocemente su un foglietto la tua risposta e non farti più domande. Prosegui con l’articolo: dopo ti sarà tutto più chiaro!
Che cos’è la percezione?
La percezione è una complessa struttura cognitiva. La percezione analizza gli stimoli e li organizza in modo rapido e immediato. Si occupa sia di quegli stimoli che arrivano dall’esterno, sia di quelli intra-corporei. Ad ognuno di questi stimoli prova a dare un nome e poi li cataloga, li incasella e li organizza.
Riassumendo, il nostro cervello…
- Raccoglie le sensazioni (collocate in un tempo e in uno spazio preciso);
⬇ - … rielabora questi stimoli tramite processi neuronali;
⬇ - … li cataloga in forme di realtà ambientali, ovvero in percezioni.
Perchè tutto questo lavoro? Beh, principalmente per consentirci di vivere e interagire con il mondo in maniera consapevole ed ordinata. La categorizzazione serve per risparmiare energia ed evitare sempre un lavoro eccessivo e confusionario di riconoscimento.
⚠ A volte però questi meccanismi non funzionano proprio come ci aspetteremmo; allora caschiamo negli errori di percezione e così Cappuccetto Rosso inciampa nella trappola del lupo!
Perchè Cappuccetto Rosso ha scambiato il lupo per la nonna?
La risposta a questa domanda ce la dà un approccio teorico chiamato psicologia Gestalt.
La psicologia Gestalt si è particolarmente interessata dello studio della percezione! Un assunto fondamentale è che il tutto è costituito dall’insieme delle parti. Sembra qualcosa di scontato, ma non è proprio così! Pensaci bene: ogni cosa è comprensibile solo attraverso l’intreccio degli stimoli, secondo rapporti di relazione e fattori di unificazione. Non è proprio una cosa da poco! 🙂
Perchè il mondo possa apparirci sempre in maniera costante, occorre che questi processi siano rapidi ed immediati. E lo sono infatti! Sono strategie elaborate in maniera pressoché istantanea. Ma attenzione: esistono stimoli che confondono un po’ il nostro cervello e non gli consentono di trarre delle conclusioni perfettamente chiare!
Facciamo due esempi:
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- Il triangolo di Kanizsa. Nel 1955 Gaetano Kanizsa costruisce una delle illusioni ottiche più famose al mondo. Quanti triangoli hai visto all’interno dell’immagine? Beh, sappi che non ce n’è neppure uno. Difatti, perchè vi sia un triangolo occorrerebbe che i lati della figura geometriche siano chiusi.
Nell’immagine di Kanizsa, invece, nessuna figura è chiusa. Quindi non ci sono triangoli. Eppure, il nostro cervello li vede. Percettivamente i tuoi neuroni funzionano in modo tale da raggruppare velocemente assieme tutto ciò che può avere senso. A tal proposito, già secondo Kohler (1940), il sistema visivo sarebbe predisposto a funzionare secondo principi di preservazione energetica, privilegiando il minimo sforzo. Questo processo innato e automatico sarebbe economicamente più vantaggioso e quindi preferito dal nostro organismo per strutturare i ragionamenti percettivi. - Il lupo di Cappuccetto Rosso: è facile adesso intuire come Cappuccetto Rosso sia cascata nel tranello del lupo. La bimba è cascata in quell’errore percettivo chiamato “percezione dei contorni anormali”. Forse un po’ distratta, forse troppo concentrata sul suo compito, la piccola Cappuccetto Rosso deve aver messo insieme gli elementi per lei più rilevanti della nonna ed essere così ingannata dalla trappola del lupo!
- Il triangolo di Kanizsa. Nel 1955 Gaetano Kanizsa costruisce una delle illusioni ottiche più famose al mondo. Quanti triangoli hai visto all’interno dell’immagine? Beh, sappi che non ce n’è neppure uno. Difatti, perchè vi sia un triangolo occorrerebbe che i lati della figura geometriche siano chiusi.
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L’importanza della verifica!
Ok, hai scoperto che la nostra percezione non è perfetta. Viene quindi spontaneo chiedersi: come possiamo limitare il danno e non essere divorati dai lupi di tutti i giorni? Facendoci delle domande, proprio come ha fatto Cappuccetto Rosso poco dopo essere entrata in casa della nonna. Ricordi?
E ma nonna…
Che occhi grandi che hai?!
… e che naso grande che hai?
… e che bocca grande che hai?
Solo fermandoci e riflettendo bene possiamo avere una visione meno distorta della realtà. Capita a tutti di sbagliare, confondersi o prendere decisioni troppo affrettate. Ricorda sempre che i tuoi pensieri cercano spesso la strada meno faticosa, ma non vuol dire che sia quella migliore!! Insomma, per vivere una vita da favola, il mio consiglio è quello di prendere sempre un po’ tempo per analizzare bene ciò che accade e verifica le tue conclusioni… riflettere in questo modo potrebbe essere decisivo la prossima volta che incontri un lupo!
A presto,
Giuseppe Marino