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L’obiettivo è lo scopo finale del nostro impegno lavorativo; è il traguardo, la meta che ricompensa ogni fatica. Ma come scegliere un obiettivo? Psicologicamente parlando ha un valore importantissimo: l’uomo di per se è un essere sempre proiettato al futuro. Ogni percorso che scegliamo oggi è influenzato dalle nostre aspettative sul domani! Qui ti ho riportato tre regole che mi hanno sempre aiutato nella scelta degli obiettivi! Buona lettura!
Ogni progetto necessita di un obiettivo!
Sul posto di lavoro la situazione non cambia! La vita continua anche quando lavoriamo (eheh!😅), ed anzi il nostro posto di lavoro dovrebbe essere uno dei luoghi più soddisfacenti della nostra vita. Se non abbiamo incontrato dei limiti imposti, la professione che esercitiamo l’abbiamo scelta: il suo scopo dovrebbe appagarci e la fatica nel raggiungerlo dovrebbe essere compensata pienamente dai risultati! Ma non è sempre così: come mai? Le variabili sono molte: possiamo supporre di essere partiti con il piede sbagliato, di avere un gruppo di colleghi difficili ecc ecc.. oppure di non aver effettivamente chiara la nostra direzione!
🎯 Ecco allora 3 consigli per scegliere al meglio gli obiettivi del nostro team di lavoro!
Qui di seguito condivido con te 3 consigli per scegliere e organizzare al meglio un team (di lavoro o meno). Sono piccole bussole efficaci che ho spesso utilizzato personalmente, quando ho dovuto coordinare un gruppo. Proprio per la loro validità e la loro validità sono solito spesso anche condividere queste buone pratiche nei miei corsi di formazione. Ecco quindi 3 consigli per scegliere gli obiettivi all’interno di un team:
- Comuni: gli obiettivi all’interno di un team di lavoro devono essere comuni. Se siamo su una barca, non ha senso che qualcuno spieghi le vele per le isole indiane ed altri invece dirigano il timone verso le coste d’America. Occorre sinergia in un team di lavoro, ascolto e rispetto. Serve condivisione. Dobbiamo imparare a confrontarci per capire assieme quali siano effettivamente i bisogni più impellenti, le scadenze imminenti e i desideri dell’equipaggio, cioè del gruppo! Bisogna fare una gerarchia di obiettivi, ma sempre cercando di tracciare assieme la rotta.
- Raggiungibili: l’obiettivo deve essere raggiungibile. A piccoli passi si arriva lontano, ma cerchiamo di avere sempre chiaro dove stiamo andando e consideriamo se effettivamente questo traguardo esiste o è fattibile! Ciò non significa limitarsi, ma essere consapevoli di tutti quei fattori e di tutte quelle variabili che potrebbero ostacolare il nostro successo. Insomma, le nostre fatiche devono essere ripagate! Può anche essere un obiettivo impegnativo, però deve lasciare spazio alla possibilità di essere raggiunto! Se puntiamo al sole senza gli strumenti adatti rischiamo di fare la fine di Icaro ..
- Valutabili: gli obiettivi devono poter essere stimati. Occorre avere un metro di misura con cui confrontarci durante il nostro percorso; non è detto che debba essere necessariamente di tipo quantitativo, ma dobbiamo sempre capire i cambiamenti che vi sono stati da prima a dopo il nostro impegno. Questo movimento porta a capire quanto effettivamente ci stiamo avvinando alla nostra idea di futuro e, se fatto con metodo, probabilmente sarà un futuro sereno!
😉➡ Se ti interessano gli argomenti legati ai team di lavoro, ti consiglio anche questi tre articoli:
- 3 (x3) Consigli utili per creare un team di lavoro PROpositivo
- P come Presentarsi – Come creare le basi per un buon team di lavoro
- R come Regole – 3 consigli per indirizzare un team di lavoro
Aspetto ovviamente le tue riflessioni! 🙂
A presto,
Giuseppe M.
ps. Ti piacerebbe trasportare nella vita di tutti i giorni quello che hai appena letto?
Vorresti far sì che la teoria letta poco fa nell’articolo possa tramutarsi poco a poco in realtà? Ti do un consiglio, prova a seguire questi 3 passaggi per interiorizzare appieno il contenuto del testo:
1. Ri-leggi l’articolo come se fossi un docente che deve preparare una lezione;
2. Entro 48 ore spiega, racconta, condividi ciò che hai letto con almeno una persona;
3. Senti la differenza di padronanza dei contenuti da una lettura fatta tra sé e sé e una condivisa con le persone a te vicine!
Se vuoi approfondire questa pratica, ti consiglio di leggere questo breve articolo: Come trasformarne i contenuti che ti interessano in benessere pratico.